WMS, deep learning e nuove competenze

Software e algoritmi IA evoluti per l’analisi dei dati di fabbrica, che rendono indispensabili nuove competenze.

Evolvere l’ecosistema uomo-macchina verso una nuova cultura nella gestione dei processi in azienda. Anche questo è Industria 4.0, un ambito che vede un ruolo primario del mondo dei “servizi”, professionisti e aziende che si sono specializzate nell’offerta di software (lato macchina), hard e soft skills (lato uomo).

A partire dal magazzino, “anello di congiunzione” tra la produzione e la vendita, cardine di una evoluzione importante del mercato, la riduzione dei lotti medi in produzione, i frequenti cambi-formato e, accanto, l’evoluzione del concetto stesso “prodotto ceramico semilavorato”. Con il risultato che, da un certo punto di vista, la fabbrica 4.0 inizia da qui.

Tra gli specialisti nelle soluzioni software per la gestione del magazzino – Warehouse Management Systems (WMS) – la modenese Infolog sviluppa una soluzione completa per la gestione delle isole di stoccaggio e di picking.

“In termini generali – spiega l’AD, Giorgio Tesorieri – l’attenzione si sta concentrando sulla necessità di realizzare delle ‘uscite dirette’ alla pallettizzazione e carico”. Parallelamente, il magazzino semilavorati non è più configurato come un “buffer statico”, una sorta di polmone al servizio delle linee di finitura
e scelta, ma un vero e proprio buffer dinamico, “dove intervengono soluzioni innovative nella gestione del picking”.

“C’erano una volta solo i carrellisti”, spiega Tesorieri, che guidavano il veicolo attraverso il magazzino seguendo logiche push. Oggi, “è il veicolo a guidare il carrellista”, secondo una logica pull che prevede la composizione dell’ordine quasi esclusivamente a partire dalle necessità a valle del processo (ordini compositi e just in time).

Il software proposto da Infolog, della serie Intellimag, è un sistema WMS completo per la gestione intelligente ed efficiente dei flussi.

A partire dalla composizione dell’ordine il sistema gestisce ed ottimizza il picking e le movimentazioni. “Sulle lastre parliamo già di una realtà consolidata. Una delle sfide più importanti – osserva Tesorieri – è estendere questo approccio alla gestione dei formati tradizionali”. Secondo insieme di funzioni, la tracciabilità dei prodotti, “anche oltre la classica applicazione del bar-code”. Spesso sostituito dall’LGV a guida autonoma, il carrellista interno alla produzione si evolve in questo senso, nasce quindi una figura altamente specializzata (il “Regista Logistico”), dedicata al controllo e governo dei “mover”, sistemi e veicoli di movimentazione software guidati.

A completare il quadro, l’architettura di connessione nativa con i supervisori di fabbrica e, quindi, con le altre macchine presenti sulla linea: “Tutti i più importanti fornitori di automazione si sono resi conto della necessità di prevedere ‘aperture’ nei sistemi”, sottolinea Tesorieri, in pratica la possibilità di “far parlare tra loro” sistemi e macchine differenti, di nuova e vecchia generazione.

Step successivo, in ottica 4.0, è stata l’evoluzione di Intellimag WMS verso una “Regia Attiva”: “Il software di gestione del magazzino di per sé non prende decisioni. In questo senso intervengono moduli FGS (Forklift Guidance System) con schedulatori di missioni ottimizzate integrate, sistemi WCS (moduli di connessione) e RTLS (real time location system)”, in una parola, la georeferenziazione evoluta.

Leggi qui l’articolo completo